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Tre stagioni del disegno = Three seasons of drawing / Livio Sacchi

por Sacchi, Livio

Capítulo
Signatura Copia Colección
11011 Capítulo en monografía

Neggli ultimi trent'anni il disegno d'architettura ha atraversato almeno tre stagioni significativamente diverse fra loro: la prima è quella dell'architettura disegnata, che ha segnato la scena degli anni Ottante; la seconda quella della rivoluzione digitale, determinatasi negi anni Novanta; la terza è infine quella della seconda rivoluzione digitale, caratterizzata dallo spostamento dal paradigma della rappresentazione a quello della simulazione. Ricerca e didattica sono dunque più volte cambiate, come cambiato è, necessariamente, il nostro approccio alle teorie del disegno e allo stesso disegno come espressione grafica. La progettazione parametrica da una parte, la sostenibilità e gli smart buildings dall'altra e sopratutto il BIM, Building Information Modeling, sono i tre ambiti utilizzati per spiegare la sostanziale novità di tale recente stagione. Cosa possiamo ragionevolmente aspettarci nell'immediato futuro? Il passato, da solo, non appare più sufficiente. Saremo premiati solo nella misura in cui ci mostreremo, nei fatti, capaci di innovare radicalmente il nostro approccio all'architettura in generale e, in particolare, al disegno = Drawing has been living at least three significantly different seasons in the las thirty years: the first one, predominant in the Eighties, is the so called architettura disegnata, literally "drawn architecture"; the second is marked by the digital revolution, with the shifting of paradigm from representation to simulation. Research and teaching methods have consequently changed several times, as we changed our approach to drawing theories and to drawing itself. Parametric dedign, sustainability and smart buildings and, most of all, BIM, Building Information Modeling, constitute most recent season. What can we reasonably expect from the future? Our past does not seem to suffice any more. We shall win the bet only if we shall be able to change, radically, our approach to architecture and, specifically, to drawing.

Notas

P. 328-335.

Textos en italiano e inglés.



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Fundación Juanelo Turriano 11011

Neggli ultimi trent'anni il disegno d'architettura ha atraversato almeno tre stagioni significativamente diverse fra loro: la prima è quella dell'architettura disegnata, che ha segnato la scena degli anni Ottante; la seconda quella della rivoluzione digitale, determinatasi negi anni Novanta; la terza è infine quella della seconda rivoluzione digitale, caratterizzata dallo spostamento dal paradigma della rappresentazione a quello della simulazione. Ricerca e didattica sono dunque più volte cambiate, come cambiato è, necessariamente, il nostro approccio alle teorie del disegno e allo stesso disegno come espressione grafica. La progettazione parametrica da una parte, la sostenibilità e gli smart buildings dall'altra e sopratutto il BIM, Building Information Modeling, sono i tre ambiti utilizzati per spiegare la sostanziale novità di tale recente stagione. Cosa possiamo ragionevolmente aspettarci nell'immediato futuro? Il passato, da solo, non appare più sufficiente. Saremo premiati solo nella misura in cui ci mostreremo, nei fatti, capaci di innovare radicalmente il nostro approccio all'architettura in generale e, in particolare, al disegno = Drawing has been living at least three significantly different seasons in the las thirty years: the first one, predominant in the Eighties, is the so called architettura disegnata, literally "drawn architecture"; the second is marked by the digital revolution, with the shifting of paradigm from representation to simulation. Research and teaching methods have consequently changed several times, as we changed our approach to drawing theories and to drawing itself. Parametric dedign, sustainability and smart buildings and, most of all, BIM, Building Information Modeling, constitute most recent season. What can we reasonably expect from the future? Our past does not seem to suffice any more. We shall win the bet only if we shall be able to change, radically, our approach to architecture and, specifically, to drawing.

Notas

P. 328-335.

Textos en italiano e inglés.


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